Monizione ambientale


La notte di Natale è notte santa di mistero: la nascita umana del figlio di Dio. Per una antichissima
tradizione che risale agli albori della Chiesa di Roma i cristiani celebrano il mistero del Natale del Signore
nel cuore della notte, ricordando il silenzio che tutto avvolgeva quando discese la Parola divina e la gloria
del Signore avvolse i pastori che vegliavano in quella regione facendo la guardia al loro gregge. In essa la
Chiesa veglia in preghiera e nella celebrazione eucaristica di mezzanotte accoglie e adora il Verbo fatto
carne che contempla nella poesia del presepe. Con l’Eucaristia il Natale diventa per noi contemporaneo,
giustamente possiamo dire “Oggi è nato per noi il Salvatore”.
La tradizione giudaica usava distinguere quattro notti fondamentali nella storia dell’umanità.
La prima notte era stata quella della creazione, quando le tenebre furono spazzate via dalla Parola di Dio:
“Sia la Luce!”. La seconda notte era stata quella dell’alleanza con Abramo: Mentre il sole tramontava e si
faceva buio fitto, il Signore concluse l’Alleanza con Abramo (Gn15). La terza notte è legata alla liberazione
dalla schiavitù d’Egitto, è la notte della Pasqua e della libertà.
La quarta ed ultima notte sarà quella del Messia, una a cui succederà un giorno che non avrà più tenebre:
Sarà sempre giorno, non ci sarà più la notte e a sera risplenderà la luce(Zc 14,7).
E’ questa la notte che celebriamo, una notte vinta per sempre dalla luce di Cristo, aperta all’aurora di una
nuova storia. E’ per questo che la liturgia orientale chiama la solennità natalizia “La Pasqua del Natale”.
La luce di questa notte è già un bagliore di quel mattino di Pasqua, il giorno della redenzione, è un primo
atto storico del “Dramma” della salvezza che si compirà nella passione, morte e risurrezione del Cristo.
Anche noi, in questa notte santa, siamo riuniti per celebrare il Natale del Signore: mistero della Luce che
brilla nelle tenebre, della Parola fatta carne, del Pane disceso dal cielo. L’Eucaristia è il Natale del
cristiano. Contempliamo nell’Eucaristia la vera Tenda che la Parola pone in mezzo a noi.